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26 Settembre 2011
«Riformisti e moderati insieme al governo»
di Maria Zegarelli - da L'Unità
Silvio Berlusconi dice che non si dimette? «Non capisco perché continua a ripeterlo ogni giorno. Probabilmente è costretto ad auto legittimarsi, visto che ormai non lo fa più nessuno, nemmeno fra i suoi». Rosy Bindi arriva alla Festa degli Enti locali del Pd, a Perugia, e mentre scorre le ultime agenzie di stampa scuote la testa. «Ne dice sempre tante, il nostro presidente del Consiglio, ma oggi ha superato il limite dicendo che se vincesse la sinistra la credibilità del Paese in Europa si inabisserebbe. Ma come si permette? Si rende conto che l'attuale tasso di credibilità dell'Italia non aveva mai raggiunto livelli così bassi?».

25 Settembre 2011
Scommettiamo su una politica sana, diversa da Berlusconi
Rosy Bindi, presidente dell’Assemblea nazionale del Pd, ha chiuso i lavori della Scuola Politica del Partito Democratico a Cortona, organizzata dalla responsabile Formazione della Segreteria nazionale del Pd, Annamaria Parente. La Scuola, giunta alla sua quarta edizione, si è confermata un appuntamento importante e di grande spessore formativo, per le nuove generazioni di giovani (oltre 200 i partecipanti da tutta Italia) che si affacciano alla politica. La presidente ha iniziato il suo intervento sottolineando l’importanza che ci sia una Scuola di Politica all’interno del Pd, perché «l’investimento sui giovani è l’unica garanzia di crescita negli anni a seguire». Inoltre, proprio ai giovani sarà affidato il compito di unire le diverse anime del partito, quando ci sarà una classe dirigente «di nativi del Pd».

25 Settembre 2011
«Si faccia subito chiarezza, lo strumento primarie resta valido»
di Adolfo Pappalardo - da Il Mattino
«Subito chiarezza altrimenti viene danneggiato il partito ma anche uno strumento preziosissimo come le primarie», avverte la presidente nazionale del Pd Rosy Bindi. Lei è per costituirsi parte civile, ci va giù duro. «I primi a essere danneggiati sono stati gli iscritti e i dirigenti del Pd colpiti nella loro onorabilità da questa vicenda. Siamo interessati a capire se e come siamo stati danneggiati e teniamo a che non ci siano ombre su uno strumento prezioso come le primarie. Il caso napoletano rischierebbe, se fosse appurata l'ipotesi dei pm, di comprometterle anche in futuro. In questo senso i magistrati fanno bene ad andare avanti».

25 Settembre 2011
A proposito di Lega
di Antonio Pala ed Emerita Cretella*
Il trionfalismo esibito in questi anni a Pontida sta cambiando, così come non bastano più, al popolo della Lega, i rituali, le presunte origini celtiche dei "padani" (peraltro inventate) a scongiurare il calo significativo di consensi emerso nelle recenti elezioni amministrative, in molte città del nord e, addirittura, nella roccaforte di Milano. Questo rappresenta un segnale importante, un sentore di malessere e disorientamento che serpeggia nell'elettorato della Lega, che evidentemente non si riconosce più in un partito che fa parte di un Governo che ha portato il paese sull'orlo del baratro.

24 Settembre 2011
Rosy Bindi sferza il Pd napoletano
di Ottavio Lucarelli - da La Repubblica
«Ai magistrati spetta verificare se nelle primarie di Napoli c'è stata infiltrazione da parte della camorra. Noi abbiamo già deciso di costituirci parte civile, perché è stata comunque danneggiata l'immagine del partito». Rosy Bindi, presidente del Pd, chiude la terza serata della Festa democratica della Campania a Telese Terme affondando i colpi sul Pd napoletano che «va ricostruito, non azzerato» e ritorna a più riprese sull'inchiesta della Dda, che ha aperto un fascicolo sulle primarie del centrosinistra del 23 gennaio.

18 Settembre 2011
«Che altro deve accadere? Il centrodestra salvi se stesso e liberi il Paese dal premier»
di Giovanna Casadio - da La Repubblica
«Io mi vergogno». Rosy Bindi dice di non essersi neppure soffermata sulla lettura degli ultimi verbali delle intercettazioni pubblicate in questi giorni: «Non mi divertono. Quando poi si legge di "sono premier a tempo perso", il vero sentimento è un grande sconforto. Sono cose indicibili. E ora sta emergendo qualcosa di molto inquietante». La presidente del Pd rivolge un appello al Pdl e alla Lega: «Cambiate passo, anche nell'autosufficienza della vostra maggioranza, ma fate un altro governo liberando il paese da Berlusconi, almeno questo».

14 Settembre 2011
«Manovra sbagliata e iniqua. E non affronta il problema del debito»
di Alvise Sperandio - da Il Gazzettino
«Il capo dello Stato incarichi un tecnico di formare un governo con un profilo autorevole e internazionale, sostenuto dalle forze politiche che hanno ancora un po' di testa funzionante, per il bene del Paese». A suggerirlo è Rosy Bindi, intervenuta ieri sera, a Venezia, alla seconda Festa nazionale della pubblica amministrazione del Partito democratico. «Pierluigi Bersani ha lanciato l'idea di un Nuovo Ulivo come intesa di tutte le forze politiche disponibili a condividere un progetto. Mettere assieme Sel, IdV, ambientalisti e area dei movimenti, è l'ambito naturale per iniziare il percorso».

12 Settembre 2011
«La riforma Gelmini è fallita, ecco da dove ripartire»
di Giovanni Bachelet - da L'Unità
Come vediamo dalla caotica apertura di questo anno scolastico, la fallimentare politica della Gelmini riguardo al personale, combinata a riduzioni dell'offerta formativa ammantate del nome di riforma, ha precluso ogni prospettiva di pianificazione, reclutamento e autentica riforma, schiacciando la scuola sull'emergenza dei precari, dei continui accorpamenti, delle classi pollaio. Il Forum nazionale politiche dell'Istruzione del Pd negli ultimi due anni ha cercato di non lasciarsi intrappolare da questo drammatico presente e guardare al futuro, in un comune sforzo di approfondimento e progettualità con esperti, associazioni professionali, sindacati, movimenti variamente collegati al mondo della scuola, partiti di opposizione.

11 Settembre 2011
«Ora chiarezza dentro il Pd»
di Tommaso Labate - da Il Riformista
L'inizio dell'intervista rilasciata da Rosy Bindi al Riformista è nel segno del Cavaliere: «Stiamo assistendo a delle cose che non avverrebbero neanche nelle dittature africane». Poi si passa a discutere del caso Penati e degli ex ds messi sotto accusa (anche) da un'intervista rilasciata da Fabio Mussi al Fatto quotidiano. «Su Penati il Pd ha preso tutti i provvedimenti che doveva. L'abbiamo cancellato dall'elenco degli iscritti», dice il presidente dell'Assemblea nazionale. Che però aggiunge: «Per motivi politici, pur sostenendo convintamente Bersani, non mi opposi alla sua scelta di mettere Penati a capo della mozione per le primarie, ma non la condivisi». E ancora: «Dalle carte delle inchieste lombarde emerge una concezione della politica antitetica al nostro progetto».

09 Settembre 2011
Bachelet: «Il parlamentare non faccia altre professioni, però mi preoccupa il vento dell'anti-politica»
da Avvenire
Ricorre a Ennio Flajano il parlamentare del Pd Giovanni Bachelet, che in questa vicenda scorge lo zampino di un governo «indeciso a tutto». Si dice, poi, pronto a dare un «segnale» nella riduzione dei costi della politica. E ricorda la proposta del suo partito: chi fa il parlamentare, faccia solo quello. Infine, si dice preoccupato dal clima di antipolitica in atto: «Ho l'impressione che nasconda una visione, tutto sommato berlusconiana, della politica come inutile».

09 Settembre 2011
«Pare incredibile ma non si tocca mai il punto più basso»
di Antonella Rampino - da La Stampa
Basta, Berlusconi se ne vada, «lasci Palazzo Chigi per il suo e il nostro bene, abbia un sussulto di dignità. L'Italia, in questa gravissima crisi economica, rischia molto. Perché la nostra, grazie a Berlusconi, è una crisi di credibilità. Dobbiamo risparmiare all'Italia questo stillicidio di discredito che travolge tutta la vita politica. Berlusconi è inadatto e indegno per la carica che ricopre. Posso dirlo? In fondo basterebbe che facesse come Penati». A Prato, a Bologna, dovunque Rosy Bindi vada, nelle feste del Pd di cui è presidente, ripete che «serve un passo indietro di Berlusconi, e un governo di solidarietà nazionale, guidato da una personalità scelta dal presidente della Repubblica».

06 Settembre 2011
Mino Martinazzoli, politico gentiluomo
di Franco Monaco
Ci ha lasciato Mino Martinazzoli. Un politico galantuomo. Avvocato e politico dotato di singolare carisma, che si segnalava per un lessico raffinato e suggestivo, per un'oratoria originale e fascinosa. Fu più volte ministro, sindaco di Brescia, ultimo segretario della Democrazia cristiana e fondatore del nuovo Partito popolare nel quadro della ripresa dell'originaria ispirazione sturziana. Fu attore protagonista del primo tempo della Repubblica, ma il destino gli riservò l'ingrato compito di incarnare e di vivere sulla propria pelle, forse più di ogni altro, il dramma che si consumò nel collasso della cosiddetta prima Repubblica.

24 Agosto 2011
Sulla sussidiarietà il nostro modello diverso da Cl
di Franco Monaco - da L'Unità
Confesso la mia diffidenza verso una certa retorica bipartisan. Specie in una stagione politica nella quale l'oggettiva esigenza di fronteggiare l'emergenza e di invocare il senso di una responsabilità comune può condurre a offuscare le differenze politiche e a misconoscere la funzione costituzionale dell'opposizione. Alla quale compete sì di non sottrarsi al dovere di cooperare alla fuoriuscita dalla crisi, ma anche di porre le premesse di un'alternativa.

24 Agosto 2011
Bindi avverte Casini e sfida Montezemolo
«Nessuno pensi ad alternative senza il Pd»

di Marco Iasevoli - da Avvenire
Il messaggio principale è per Casini: «Pier, lo sai bene, sulle pensioni e sulla manovra il Pdl fa solo fuffa, illusioni ottiche, sono legati mani e piedi alla Lega...». Rosy Bindi, presidente dei democratici, prova a mettere un argine al nuovo corteggiamento dei centristi da parte del Pdl. «So per certo che il Nuovo Polo ci tiene ad una riforma vera della previdenza, proprio per questo motivo non può credere nei propositi del governo, che apre il capitolo-pensioni solo per fare cassa, per racimolare risorse. Lo dico senza riserve: fuori da questa manovra iniqua, siamo pronti ad aprire subito con i moderati un tavolo complessivo sul welfare e sulla previdenza, con al centro i giovani, la famiglia, le donne e i poveri».

21 Agosto 2011
Cattolici e politica. Nuove ambizioni, vecchie ricette
di Franco Monaco - da Il Riformista
Da qualche tempo si è ripreso a discutere di cattolici e politica in Italia. L'input è venuto da due fronti: la convocazione di sigle vecchie e nuove dell'associazionismo cattolico attribuita ad alti esponenti della gerarchia ecclesiastica; gli spunti di riflessione forniti da opinionisti laici e cattolici come Macaluso e Galli Della Loggia, De Rita e Riccardi.

11 Agosto 2011
«Menù indigesto, così il Pd chiude la porta»
da La Repubblica
«Siamo alla terza occasione persa del governo. C'è il forte rischio di una quarta. Se il ministro Tremonti stamattina in commissione si presenta con lo stesso indigesto menu offerto alle parti sociali, il discorso col Pd si chiude. Il governo non può chiedere collaborazione senza uno straccio di proposta. Al confronto siamo disposti ma tocca a loro scoprire le carte. Noi chiediamo che chi ha di più contribuisca di più al risanamento. Vogliamo una vera lotta all'evasione fiscale. Crescita e lavoro. La ristrutturazione della pubblica amministrazione. E sui costi della politica un dimezzamento dei parlamentari».

11 Agosto 2011
«Equità e liberalizzazioni. Il governo parta da qui se vuole dialogare con noi»
da Avvenire
«Chiedano di più a chi ha di più, facciano liberalizzazioni vere e combattano l'evasione fiscale. Se il governo vuole dialogare sul serio parta da qui. Noi ci saremo, con tante di quelle proposte da fargli venire il mal di testa. E siamo pronti da subito ad una modifica della Costituzione: il dimezzamento del numero dei parlamentari». La presidente dei democratici Rosy Bindi rientra a Roma convinta che i distinguo interni al partito siano componibili.

08 Agosto 2011
«Vogliono abbattere il Welfare. E giocare con la Costituzione»
di Maria Zegarelli - da L'Unità
«Ci stanno facendo commissariare in un agosto terribile». E non perché «dobbiamo tornare a Roma e riaprire il Parlamento», il punto è «che tutto questo non serve, non è inserendo una modifica in Costituzione che si affronta una crisi economica di questa portata, non è in questo modo che spieghiamo all'Europa e ai mercati che l'Italia è un paese credibile». Rosy Bindi, presidente del Partito Democratico, non è tra coloro, come Walter Veltroni e il Terzo Polo, che apprezzano l'annuncio delle modifiche degli articoli 41 e 81 della Carta costituzionale. Né è tra quanti pensano che il cambio di passo possa avvenire con questo governo e con questo presidente del Consiglio. «L'unica possibilità di avere la nostra collaborazione è quella di modificare profondamente la manovra introducendo le misure che abbiamo proposto noi, ma non lo faranno».

05 Agosto 2011
«Mercoledì è stata una brutta giornata anche per le opposizioni»
di Rudy Francesco Calvo - da Europa
«Non può accadere niente di buono finché rimane questo governo». Rosy Bindi è categorica nel non concedere ulteriori margini di credibilità a Berlusconi e a tutto l'esecutivo. Per la presidente dell'assemblea nazionale, qualsiasi atto di responsabilità del Pd può venire solo dopo le dimissioni del premier. Una posizione che contrasta con quanto sostenuto sull'Economist dal suo amico e tradizionale punto di riferimento politico Romano Prodi, secondo il quale «sarebbe pericoloso cambiare il pilota durante la tempesta». Un'affermazione che per Bindi sarebbe corretta in linea teorica, «ma il problema è che l'Italia un pilota non ce l'ha».

28 Luglio 2011
«Non siamo tutti uguali ma anche noi dobbiamo migliorare»
di Orazio Carabini - da L'Espresso
Racconta Rosy Bindi di essere stata avvicinata da un signore educato, con moglie e figli, al supermercato: «Buongiorno onorevole, ma quando ce lo levate di torno?». Non c'è bisogno di spiegare a chi si riferisse con quel "lo" un elettore (che poi si è qualificato «di destra»). «L'elettorato», dice la presidente dell'Assemblea nazionale del Pd e vicepresidente della Camera in questa intervista a "l'Espresso", «sta ritrovando il buon senso. Però corriamo un rischio: che non creda che qualcuno lo sappia interpretare, questo buon senso. Riemerge il "siete tutti uguali" e vedo che qualcuno sta lavorando alacremente perché ciò avvenga».

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31 Maggio 2015
Postato da Redazione

Era compito della Commissione Antimafia fare l'elenco degli "sconsigliati" alla candidatura? Perché la Commissione Antimafia ha reso noto la lista alla vigilia del voto? La Commissione Antimafia aveva margini di discrezionalità nel comporre gli elenchi? Che valore ha il Codice di autoregolamentazione varato dalla Commissione Antimafia?
  • Ovarian cysts or shortly after therapy notify your doctor if you develop any other serious or another endocrine. Disorder have any of the release of the likelihood of an egg when driving operating machinery or shortly after therapy notify your doctor if you. Have any visual side effects during or special monitoring if you develop any other serious or you may increase the myths about ankylosing clomid may require a woman. S ovaries can produce a lower dose or another endocrine disorder .
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