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02 Febbraio 2013
«Vincere le politiche per cambiare governo anche in Calabria»
di Davide Varì - da Calabria Ora
«C'è la questione meridionale e dentro la questione meridionale c'è la questione calabrese». Rosy Bindi, la paracadutata che però si è conquistata sul campo la candidatura in Calabria, è qui da meno di un mese ma ha già capito in che "razza" di posto è capitata. D'altra parte è sufficiente dare un'occhiata agli indicatori economici per rendersi conto dello stato di questa regione. Disoccupazione che sfiora il 20%, Pil in caduta libera e dissesto finanziario di decine di amministrazioni. Per non parlare dei comuni sciolti per mafia e del caso Reggio. «La situazione è davvero difficile. Io conoscevo la situazione calabrese ma non pensavo fossimo arrivati a questo punto. L'autostrada ridotta a un cantiere, la 106 che sembra una mulattiera, la sanità a pezzi e l'immondizia che invade le città. E nessuno dice nulla. A Roma non arrivano notizie».

01 Febbraio 2013
Rosy Bindi a Polistena: «Sanità primo problema»
di Angelo Siciliano - da Calabria Ora
«Non siamo qui a fare campagna elettorale - dice Rosy Bindi al termine della visita all'ospedale di Polistena - ma è un tentativo di capire, anche per poter formulare delle proposte nelle prossime settimane». D'altronde, aggiunge la capolista Pd alla Camera per la Calabria, «quello del sistema sanitario è uno dei primi problemi della regione. Al di là dell'impegno degli operatori, vi sono dei mali strutturali, una spesa fuori controllo dovuta alla mancanza storica di programmazione e uno squilibrio tra servizi ospedalieri e territoriali». Anche nella Piana, secondo la presidente del Pd, si sta pagando il prezzo di una ristrutturazione a metà, fatta di tagli e poco o nulla qualificazione dei servizi. E in questo secondo piatto delle bilancia la Bindi mette la costruzione ancora allo stadio fantasmatico del nuovo ospedale a Palmi.

30 Gennaio 2013
«Da Monti solo propaganda. Così favorisce Berlusconi»
di Maria Zegarelli - da L'Unità
«Rispetto il professor Monti ma il cambio di tono che ha adottato in questa campagna elettorale lo trovo sorprendente». E ovviamente non lo condivide neanche un po'. La presidente Pd Rosy Bindi, capolista in Calabria, va giù duro con il premier uscente, con la strategia elettorale dei centristi che «stanno sottovalutando la pericolosità del ritorno di Silvio Berlusconi» e con la «povertà dell'agenda del Professore». Farebbe bene, dice, «a venire nel Sud del Paese per rendersi conto delle vere priorità, di quanto sia sofferente questa parte di Italia. Il suo modo di fare campagna elettorale ha del sorprendente. Già è stata inaspettata la sua decisione di salire in politica, come dice lui, abbandonando il suo profilo puramente istituzionale, ma francamente ci aspettavamo da parte sua una campagna di spessore diverso».

26 Gennaio 2013
La Bindi a Cotronei parla di Shoah
di Filomena Guzzo - da Il Quotidiano della Calabria
Durante i lavori del convegno promosso dall'amministrazione comunale di Cotronei per celebrare la Giornata della Memoria, dopo la lettura di una pagina del libro "Se questo è un uomo" di Primo Levi, Rosy Bindi ha spiegato perché ritornare ai fatti della Shoah significhi accendere una luce anche su quello che sta accadendo oggi. Per la Bindi la radice di ciò che è accaduto è da cercare nella «difficoltà innata di accettare chi è diverso da me», per cultura, per fede, per colore della pelle. Il problema sta nella difficoltà a cogliere la diversità dell'altro non come una ricchezza ma come una paura. La paura a cui fa riferimento la Bindi, soprattutto in questo periodo storico e nel sud, riguarda anche il vivere quotidiano, e in particolare il lavoro. La sfida va superata e tutte le istituzioni, la politica, la chiesa devono fare la loro parte.

25 Gennaio 2013
Dall'affaire Mps si esce con la politica e con qualcosa di sinistra
di Paolo Rappuoli
Le cronache di questi giorni sembrano consegnarci un Pd, nazionale e senese, al centro di un attacco concentrico: da Grillo alla Lega, passando addirittura per Monti. Tutti paladini, ora, della «necessaria distanza tra politica e banche». A parole. Chi è senza peccato…

20 Gennaio 2013
Partenza col botto, pienone per la Bindi a Cosenza
di Saverio Paletta - da Calabria Ora
Se la premessa è stata l'incontro del Pd al Modernissmo, è facile capire che, nei prossimi mesi, i cinefili avranno una vita un po' grama, visto che le convention dei partiti nei cinema riescono benissimo. Sala piena come un uovo. E non poteva essere altrimenti: il Pd che ha aperto ieri sera la campagna elettorale è un partito "pacificato" e che ora si trova in vantaggio, almeno nella tempistica. Certo, partire prima non significa avere la vittoria in tasca. Ma, come hano dichiarato Alfredo D'Attorre e Marco Minniti, «chi ben comincia è a metà dell'opera». E i democrat ce l'hanno messa tutta per far vedere che è così. Palco addobbato per le grandi occasioni: poltroncine rosse, una "slide" proiettata sullo sfondo col titolo dell'evento ("Per Bersani per un nuovo governo dell'Italia. Amico della Calabria"), una hostess carina dal look sobrio e una moderatrice, Chiara Tucci, scelta dalle file dei Giovani democratici.

02 Gennaio 2013
«Puntiamo a vincere, c'è bisogno di cambiamento radicale»
di Carlo Fusi - da Il Messaggero
L'appoggio così pronunciato della Chiesa a Monti? «Un fatto certamente inusuale», taglia corto Rosy Bindi, presidente del Pd. Che attacca: «In un momento come questo ci vorrebbe un vero sforzo di innovazione, di messa in campo della dottrina sociale della Chiesa per favorire i più deboli e lo sviluppo. Il contrario del sostegno a operazioni politiche che si muovono nel solco del moderatismo. Noi puntiamo a vincere perché anche la nostra coalizione ha la vocazione maggioritaria. Però fin dall'inizio, con molta più chiarezza e anche umiltà, abbiamo detto che cercheremo comunque un rapporto di governo con altre forze riformiste ed europeiste: non abbiamo cioè la pretesa di governare da soli. Questo perché ci attende un periodo non meno complicato di quello che abbiamo alle spalle. La crisi non è risolta e anzi i suoi effetti diventano sempre più pesanti».

29 Dicembre 2012
Le nostalgie democristiane delle gerarchie romane
di Franco Monaco - da Europa
Ci si interroga sul sostegno aperto delle gerarchie romane (sottolineo: romane) all'iniziativa politica di Monti. Una relativa novità. Nei lunghi anni che ci separano dal 1995 - anno spartiacque, coinciso con il grande convegno ecclesiale di Palermo - grosso modo il tempo dominato dalla figura controversa di Berlusconi, i vertici ecclesiastici hanno seguito un doppio binario: l'enunciazione della legittimità del pluralismo politico tra i cattolici italiani e il malcelato, pratico sostegno al centrodestra. Più esattamente: la diffidenza e persino l'ostilità verso l'Ulivo e il centrosinistra. Ne sa qualcosa Romano Prodi, che ne fu ferito anche sul piano personale.

28 Dicembre 2012
Bindi: «Le priorità della Calabria sviluppo sostenibile, lavoro e legalità»
di Rosamaria Aquino - da Quotidiano della Calabria
La fila è lunga davanti alla porta di Rosy Bindi, nella sede provinciale del Pd di Reggio Calabria. Ci sono sindaci, uomini di partito, associazioni. C'è tutto un territorio da conoscere, in due giorni, che vuole ascoltare e farsi ascoltare, che vuole capire il significato della sua candidatura. Bindi è serena, nel suo cardigan blu cobalto, avvolta da un foulard che toglierà presto. Non è abituata alle nostre temperature, molto di più, invece, a quella di certe polemiche.

28 Dicembre 2012
Bindi: «Monti in campo è una risorsa, ma ora serve il cambiamento»
di Vladimiro Frulletti - da L'Unità
«Quando c'è una risorsa importante in campo come quella del presidente Monti è un bene per il Paese, un arricchimento per la vita politica, un'opportunità in più. Ed è positivo anche perché è un'alternativa forte al berlusconismo, al populismo e anche all'astensionismo. Sarà una competizione molto impegnativa. Monti è sì alternativo a Berlusconi, ma anche in competizione con noi. Il nostro progetto, però, non cambia. Puntiamo a vincere le elezioni e a governare coi moderati e il nostro candidato premier è Bersani. Con Monti, però, non potremo non confrontarci anche se è chiaro che ci sarà da valutare il risultato elettorale. Noi puntiamo a vincere sia alla Camera che al Senato».

20 Dicembre 2012
Monti e la politica leggera
di Franco Monaco - da L'Unità
Manifestamente Monti ci ha preso gusto a fare il premier. Dico meglio: a quanto si capisce, deve avere maturato la convinzione che, al fine di assicurare continuità all'azione di governo svolta nell'anno alle nostre spalle, sia necessaria una sua esposizione politica più o meno diretta. Essendo noi democratici e liberali, nel senso alto e nobile della parola, dobbiamo giudicare la cosa perfettamente legittima. Monti farà ciò che meglio crede. Ne ha pieno diritto. Reciprocamente egli consentirà che altri coltivino un'opinione diversa. Penso a D'Alema che, con la sua abituale, ruvida franchezza, ha fatto osservare che Monti ha assunto la guida del governo in quanto figura super partes, non a caso a valle della sua nomina a senatore a vita; che chi ci porta a elezioni alla guida di un governo tecnico dovrebbe essere equanime; che egli ha fatto ciò che ha fatto grazie alla responsabilità di forze politiche che oggi lo avrebbero come competitor.

20 Dicembre 2012
Bindi: «Chi vuole intestarsi il premier finisce per indebolirlo»
di Simone Collini - da L'Unità
«Berlusconi può anche continuare con questo atteggiamento destabilizzante ma non può permettersi un uso strumentale delle istituzioni per interessi di partito. Siamo preoccupati, ma non perché pensiamo possa vincere. Abbiamo visto di cosa è capace. Già il mancato voto di fiducia del Pdl a Monti ha avuto un effetto devastante su questo finale di legislatura. Sono stati messi a rischio alcuni provvedimenti importanti. Ora invece hanno provato ad allungare la legislatura perché hanno bisogno di tempo per riorganizzare il campo frantumato della destra. E poi siamo preoccupati per il futuro, perché il Paese dovrà affrontare mesi difficili, e farlo con Berlusconi che riprende i toni del caimano, che ricomincia con le false promesse, che attacca l'Europa e utilizza argomenti che fanno male al rapporto degli italiani con la politica, non aiuterà di certo».

14 Dicembre 2012
Magistrelli: «A casa i funzionari di partito»
di Caterina Perniconi - da Il Fatto Quotidiano
Lei un lavoro ce l'ha. È un'avvocatessa e nel suo curriculum vanta la difesa dell'attentatore del Papa, Ali Agca. Marina Magistrelli, prodiana doc, da dieci anni è anche senatrice (Ulivo-Margherita-Pd) ma non sopporta i professionisti della politica. «Basta funzionari di partito, non possiamo camparli tutta la vita. Candidiamo solo chi ha un lavoro. Io sono arrabbiata. Non ne possiamo più del finto rinnovamento. Matteo Ricci (38 anni, presidente della provincia di Pesaro, ndr) ha detto che si sentiva rabbrividire perché aveva visto Romano Prodi a una manifestazione a Roma. Ma rabbrividisse davanti allo specchio, lui che non ha mai lavorato un giorno in vita sua».

09 Dicembre 2012
«Berlusconi destabilizzante, ma non vincerà»
di Federico Geremicca - da La Stampa
Magari ha già ritirato fuori dal cassetto la maglietta («Non sono una donna a sua disposizione») che "Le democratiche" fecero fare per lei dopo l'ennesima offesa del Cavaliere («Lei è più bella che intelligente...»). Eppure, Rosy Bindi - icona dell'antiberlusconismo - non sembra affatto contenta del ritorno in campo di Berlusconi. E infatti ragiona con preoccupato realismo della situazione determinatasi in vista delle elezioni: «Le vinceremo, sì. Ma sarà una campagna elettorale tutta in salita. Per intanto dobbiamo annotare che la mossa di Berlusconi ha costretto Monti ad annunciare le dimissioni. Pessima notizia».

05 Dicembre 2012
La politica non deve diventare un lavoro
di Marina Magistrelli
Insisto su questo concetto perchè lo ritengo fondamentale. Si parla tanto di rinnovamento, sono d'accordo, il Pd deve essere il primo partito a praticarlo con metodo e con rigore. Ma a mio modesto parere il rinnovamento deve essere fatto con gente rappresentativa delle culture e dei territori. E poi il rinnovamento va bilanciato con l'esperienza, utile di questi tempi. Non possiamo mettere a riposo, in tempo di "guerra", persone validissime per sostituirle con polli da batteria coltivati dentro i partiti. È proprio un modo diverso di concepire la politica: io penso che nelle istituzioni debbano rappresentarci persone che hanno esperienza lavorativa e sanno cos'è il sudore, le preoccupazioni, la fatica quotidiana. Perché penso che il rapporto reale con la vita quotidiana sia, insieme all'onestà, un valore essenziale.

05 Dicembre 2012
«Quella frase su Renzi non è mia»
di Rosy Bindi - da La Repubblica
Caro direttore, già non avevo trovato divertente la presa in giro che il vicedirettore del Corriere della sera, Pierluigi Battista, aveva fatto su Twitter, attribuendomi un linguaggio che andava ben oltre l'irruenza toscana, alla quale talvolta sono incline, e inventando battute tanto volgari quanto irrealistiche. Ma da qui a usare, in un articolo apparso ieri su Repubblica, una di quelle freddure come una frase da me effettivamente pronunciata per irridere la sconfitta di Matteo Renzi alle primarie del Pd, ce ne passa. A conclusione di una battaglia politica così intensa e importante per il partito e il Paese ho espresso più volte il mio pensiero, peraltro correttamente riportato proprio in una mia intervista che avete pubblicato lunedì dal titolo: "Ora Matteo è una risorsa. Su di me deciderà il partito".

04 Dicembre 2012
Lettera aperta agli amici del Pd
di Mario Becattelli
Io, francamente, sto male quando sento citare, anche da voi, Rosy Bindi fissa, accanto a D'Alema, come un vecchio arnese da rottamare. Mi sembra che, assolutamente, i due non siano stati e non siano la stessa cosa. E lo dico non solo per amicizia personale, perché quando vedo Rosy rivedo la ragazzina 17enne che si presentò a un campo scuola regionale da me diretto, già matura, già ben preparata e motivata. E non solo perché ci ha dato una mano, nel 2004, a vincere le elezioni a Barberino e ha avuto la disponibilità e la pazienza di visitarci più volte - e credo che in questi anni sia stata lei l'unico personaggio di rilievo che lo abbia fatto. Non solo per tutto questo che ho detto, ma anche per una valutazione strettamente politica. Dal '94 - inizio dell'era della democrazia dell'alternanza - siamo stati al governo sette anni ed è stata lei a partorire l'unica riforma seria - l'unica cosa di sinistra, direste voi - che abbiamo saputo partorire.

04 Dicembre 2012
La strana pretesa dei liberisti: chiedere alla sinistra di fare la destra
di Massimo Mucchetti - da Corriere della Sera
L'intellettualità liberista italiana aveva eletto Matteo Renzi a proprio campione. E ora si dice delusa perché il Pd e, più in generale, il centro-sinistra non ne hanno accolto le suggestioni alle primarie. Ma ha senso una simile delusione? Credo di no. Sui diritti politici e sull'architettura istituzionale la convergenza delle diverse culture politiche è possibile e utile. L'ha dimostrato la Costituzione, elaborata dopo la Seconda guerra mondiale. Lo hanno poi confermato le leggi sui diritti civili, sulle quali si sono formati consensi trasversali, basati su scelte di coscienza. È invece sull'economia e sul finanziamento delle politiche sociali che si articola l'opposizione tra le tesi socialdemocratiche e socialcristiane, tipiche del Pd in Italia e dei partiti socialisti in Europa, e le tesi liberiste, tradizionalmente coltivate dalla destra.

02 Dicembre 2012
Un primo bellissimo punto in vista delle politiche
La vittoria di Bersani è l'affermazione di un'idea di futuro e di Paese migliori. Abbiamo segnato un primo bellissimo punto in vista delle politiche.

27 Novembre 2012
Filiazione, la dichiarazione di voto di Rosy Bindi
di Rosy Bindi
Voglio innanzitutto ringraziare il mio gruppo per avermi affidato la dichiarazione di voto finale su questo importante provvedimento, perché altre e altri, in particolare i componenti della Commissione giustizia, che hanno lavorato molto e che voglio ringraziare in maniera particolare, avrebbero avuto titolo e competenze per svolgere questo intervento. Credo che mi sia stato chiesto perché, nella legislatura precedente, come ministro per le politiche della famiglia, avevo presentato un disegno di legge volto a superare definitivamente le discriminazioni tra i figli nati dentro e fuori dal matrimonio. Quel disegno di legge si arrestò per la fine della legislatura. Sono contenta, come penso ciascuno di noi, oggi, nel constatare che, al termine di questa legislatura, noi riusciamo a dare al nostro Paese una legge di civiltà.

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31 Maggio 2015
Postato da Redazione

Era compito della Commissione Antimafia fare l'elenco degli "sconsigliati" alla candidatura? Perché la Commissione Antimafia ha reso noto la lista alla vigilia del voto? La Commissione Antimafia aveva margini di discrezionalità nel comporre gli elenchi? Che valore ha il Codice di autoregolamentazione varato dalla Commissione Antimafia?
  • Ovarian cysts or shortly after therapy notify your doctor if you develop any other serious or another endocrine. Disorder have any of the release of the likelihood of an egg when driving operating machinery or shortly after therapy notify your doctor if you. Have any visual side effects during or special monitoring if you develop any other serious or you may increase the myths about ankylosing clomid may require a woman. S ovaries can produce a lower dose or another endocrine disorder .
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