
di Redazione
Era compito della Commissione Antimafia fare l'elenco degli "sconsigliati" alla candidatura? Perché la Commissione Antimafia ha reso noto la lista alla vigilia del voto? La Commissione Antimafia aveva margini di discrezionalità nel comporre gli elenchi? Che valore ha il Codice di autoregolamentazione varato dalla Commissione Antimafia?
31 Gennaio 2015
di R.Bindi
Il presidente Mattarella, a cui rinnovo un affettuoso augurio di buon lavoro, sarà il Presidente di tutti, in sintonia con le attese e le fatiche degli italiani. Saprà garantire con l'equilibrio e la fermezza che lo distinguono l’unità del Paese, il rispetto della Costituzione e il cammino delle riforme. Sergio Mattarella è figlio di quel cattolicesimo democratico che ha dato un contributo essenziale alla storia della Repubblica e ha pagato anche un prezzo molto alto per il rinnovamento della democrazia e delle istituzioni. Anche per questo la sua elezione è un segno di speranza e riscatto per tutte le vittime della violenza mafiosa e del terrorismo.
30 Gennaio 2015
Siccome so che le riforme istituzionali si devono fare con tutti, mi auguro che non solo non si rompa il dialogo con Forza Italia, ma anche con gli altri, e che si rompano invece i patti che sono poi prigionie. Qualcuno scrive che Renzi è capace di tenere insieme tre maggioranze diverse: io penso dovrà esserci una sintesi. Il metodo usato per il Quirinale si può replicare anche per le scelte sulle riforme, penso per esempio alla lacerazione sul Jobs act.
31 Ottobre 2014
di Rosy Bindi
Dopo l’intervista a La Stampa mi avete scritto in molti e una risposta è doverosa. Ringrazio tutti di cuore per l’attenzione, a cominciare dai tanti che hanno apprezzato e condiviso il senso delle mie parole. A quanti hanno invece espresso critiche e riserve vorrei spiegare in modo più disteso le mie ragioni. Sono andata alla manifestazione della Cgil perché credo sia giusto ascoltare il disagio e la protesta di una parte rilevante del mondo del lavoro. Sono convinta che il Pd non ne possa prescindere e non solo perché in Piazza San Giovanni c’erano tantissimi nostri elettori ma anche perché mi sta a cuore la dignità del lavoro.
27 Gennaio 2014
di Rosy Bindi
Le riforme si devono fare. Non si può sprecare l’opportunità che anche grazie all’iniziativa del segretario del Pd si è aperta. Ma i toni ultimativi non servono e non aiutano a portare a casa un risultato che il Pd persegue da tempo: nuova legge elettorale, superamento del bicameralismo perfetto, riscrittura del Titolo V della Costituzione. Sul tavolo c’è un progetto complessivo di cui la legge elettorale è solo una parte. Questo è il merito principale dell’intesa che tiene insieme nuovo assetto istituzionale, in cui tramontano le ipotesi presidenzialiste, e la riforma del porcellum. Anche per questo ho preferito guardare ai contenuti senza sottolineare la preoccupazione per un metodo che ha riconsegnato a Berlusconi un ruolo del tutto improprio e mistificatorio di ‘padre della Patria’. Perciò se l’accordo tra Renzi e Berlusconi non è “à la carte”, neanche FI può usarlo come testa d’ariete per accelerare la fine anticipata della legislatura, come lascia intendere Brunetta una volta approvata la nuova legge.
13 Settembre 2013
di Rosy Bindi
Il rinvio in Commissione del disegno di legge sul finanziamento ai partiti non è affatto una mossa dilatoria, per lasciare tutto come prima, tanto meno una spia delle divisioni congressuali del Pd. Al contrario, si tratta di una scelta dettata dalla volontà di realizzare una buona riforma e dare così una risposta credibile di rinnovamento della politica e delle sue istituzioni. Vogliamo essere partito della Costituzione anche in questo caso e lavoriamo ad una riforma che a partire dal finanziamento riconosca alle associazioni politiche un ruolo essenziale alla vita della democrazia.
07 Agosto 2013
di Rosy Bindi
Epifani ha detto cose ragionevoli e corrette, ribadendo il principio che la legge è uguale per tutti e che la legalità è il fondamento della convivenza civile. Il Pd è sempre stato chiaro sul governo Letta, che deve andare avanti: governo di scopo che ha ricevuto la fiducia su obiettivi limitati e chiari dettati dall’emergenza economica e sociale. Non abbiamo mai assecondato la tesi della pacificazione. Il Pdl non cerchi quindi di usare le larghe intese per imporre impossibili aut aut tra rispetto della legalità e stabilità di governo. Il Pd non cederà mai a ricatti e su questo saremo sempre compatti.
18 Luglio 2013
di Rosy Bindi - da Rosy Bindi
Oggi il mio post è un invito a leggere l’intervista di Gustavo Zagrebelsky pubblicata qui di seguito, che condivido pienamente. «Iniziamo da un dubbio, da un interrogativo di portata generale, di cui vorremmo non si dovesse parlare. E, invece, dobbiamo. Una cosa angosciante. Si tratta solo di singoli episodi, oppure di manifestazioni di qualcosa di più profondo, che non riusciamo a vedere e definire con chiarezza, ma avvertiamo come incombente e minaccioso? Qualcosa in cui quelli che altrimenti sarebbero appunto solo episodi isolati, assumono un significato comune. Li dobbiamo trattare isolatamente o come sintomi d'un generale e pericoloso malessere?».
10 Luglio 2013
di Rosy Bindi
Il leale sostegno al governo Letta non può significare l’avallo di atteggiamenti di eversione istituzionale, come quelli praticati dalPdl nelle ultime ore. Per questo non ho partecipato al voto in Aula sulla sospensione dei lavori alla Camera chiesta dal Pdl dopo che la Cassazione ha fissato al 30 luglio l’udienza del processo Mediaset. Una votazione che non aveva alcun carattere procedurale e il cui significato politico non è stato certo attenuato dalla riduzione dei tempi di sospensione. La gravissima forzatura resta, sia che si tratti di rinviare i lavori delle Commissioni e dell’Aula per mezza giornata o per tre. E soprattutto non si può fingere di non vedere che le questioni giudiziarie di Berlusconi continuano a pesare in modo improprio sulla vita politica del Paese. Sarebbe stato giusto riunire il gruppo parlamentare e coinvolgere tutti i deputati nella decisione.
09 Luglio 2013
Fa piacere che il Pdl con Cicchitto riscopra il valore della laicità e la distinzione tra missione della Chiesa e missione dello Stato. Valori non sempre praticati dal Pdl che in questi anni ha spesso usato in modo strumentale l’insegnamento della Chiesa. Tuttavia sorprende come nel riaffermare la distinzione tra Stato e Chiesa in realtà voglia rivendicare una separatezza che autorizzerebbe la politica a ignorare l’invito del Papa all’accoglienza, al superamento delle diseguaglianze, alla solidarietà, alla lotta alla illegalità. Anche nelle situazioni e nei contesti più complessi e difficili, la politica deve sempre perseguire la difesa della dignità umana.
03 Luglio 2013
di Rosy Bindi
Alcuni colleghi e commentatori continuano a chiamare in causa la mia elezione alla vicepresidenza della Camera nella passata legislatura, come esempio di comportamento bipartisan che dovrebbe essere seguito anche per la elezione della collega Santanchè. Mentre desidero premettere che senza alcun problema seguirò le indicazioni che il mio gruppo ci darà, vorrei fare alcune precisazioni, non certo marginali.
25 Giugno 2013
di Rosy Bindi
Sono garantista e fino ai tre gradi di giudizio Berlusconi non può essere considerato colpevole . Né credo che questa sentenza debba pesare nella valutazione della Giunta per le elezioni al Senato. Ma la condanna del tribunale di Milano non può passare sotto silenzio. Non l’ha fatto la destra che ha reagito in modo scomposto, lanciando grida inaccettabili contro la magistratura o annunciando con Brunetta una raccolta di firme per chiedere l’intervento del capo dello Stato. Queste reazioni chiariscono una volta di più cosa intendano il Pdl e Berlusconi per pacificazione.
09 Giugno 2013
di Rosy Bindi
Un dialogo importante in cui il presidente Napolitano e Papa Francesco hanno intrecciato e, in qualche modo, anche scambiato le parole "conversione" e "cambiamento", registrando una forte sintonia nel segno di quella collaborazione tra Stato e Chiesa per il bene comune delineata nella Costituzione. Sono grata al pontefice per il riconoscimento del contributo dei cattolici italiani al progresso delle istituzioni democratiche e per l'invito a colmare con l'impegno politico lo scarto tra l'affermazione dei principi e la loro concreta attuazione, che la crisi economica sta allargando in modo acuto.
06 Giugno 2013
di Rosy Bindi
Esamineremo con grande attenzione il testo del ddl costituzionale approvato oggi dal Consiglio dei ministri. Nel frattempo non convincono alcune spiegazioni del ministro Quagliariello. Non si vede per quale motivo il Parlamento debba aspettare alcuni mesi, quando le Commissioni Affari costituzionali sono pienamente in funzione e legittimate a farlo. Né appare chiaro il ruolo del comitato degli esperti: forse il governo vuole farci risparmiare le audizioni parlamentari?
02 Giugno 2013
di Rosy Bindi
Si, è vero: la Costituzione non è cosa nostra. Noi che siamo in parlamento non ne possiamo disporre a colpi di maggioranza. La Costituzione è di tutti. Oggi a Bologna, nel giorno della festa della Repubblica, lo abbiamo gridato in tanti – giuristi, associazioni, testimoni – con la forza delle argomentazioni giuridiche, politiche, culturali. Per noi Repubblica e Costituzione stanno insieme in un legame storico ma soprattutto civile e popolare inscindibile, che è parte essenziale della nostra identità di italiani.
22 Maggio 2013
di Rosy Bindi
Si può sacrificare la Costituzione al governo del Paese? Io non sono disponibile e credo che come me non lo siano né il presidente della Repubblica né il presidente del Consiglio, che pure ha legato la vita del suo esecutivo al precorso delle riforme istituzionali e costituzionali. Ma il rischio c’è stato ed è inutile nascondercelo. Troppa è stata l’enfasi sulla Convenzione, il comitato dei saggi, il gruppo di esperti evocati in queste settimane e varie sedi, istituzionali e non, come facilitatori o mallevadori di un processo di riforme che tutti considerano ineludibile.
23 Aprile 2013
di Rosy Bindi
Mi sono astenuta sul mandato che la Direzione ha affidato alla delegazione Pd nelle consultazioni al Quirinale. Nel mio intervento avevo sottolineato la gravità delle decisioni che il Pd deve assumere e la difficoltà di un passaggio politico in cui rischiamo di trasformare la forma della nostra democrazia parlamentare e la forma di governo. Il presidente della Repubblica ci ha chiesto disponibilità al dialogo e al confronto e ha legato il suo nuovo mandato alla nostra capacità di rispondere alle sue richieste.
19 Aprile 2013
di Rosy Bindi
Il 10 aprile ho consegnato a Pier Luigi Bersani una lettera di dimissioni da presidente dell'Assemblea nazionale del Pd. Avevo lasciato a lui la valutazione sui tempi e i modi in cui rendere pubblica una decisione maturata da tempo. Ma non intendo attendere oltre. Non sono stata direttamente coinvolta nelle scelte degli ultimi mesi né consultata sulla gestione della fase post elettorale e non intendo perciò portare la responsabilità della cattiva prova offerta dal Pd in questi giorni, in un momento decisivo per la vita delle Istituzioni e del Paese.
19 Aprile 2013
di Rosy Bindi
La scelta condivisa e convinta di proporre il nome di Romano Prodi per il Quirinale ricompone le fratture provocate al nostro interno da una gestione troppo verticistica. Il Pd ritrova la sua unità e quella con la sua coalizione. Ma sarebbe un errore leggere questa scelta come uno strappo al metodo costituzionale, alla responsabilità di indicare una personalità capace di raccogliere un consenso più largo della nostra parte.
16 Aprile 2013
di Rosy Bindi
L'elezione del presidente della Repubblica può essere l'occasione per restituire onore alla politica e al parlamento. Occasione per tutti, senza distinzioni. Per farlo non basta abbassare i toni ed evitare i giudizi trancianti che innescano la becera rincorsa di opposte tifoserie. Questo, se vogliamo, sarebbe un prerequisito, esercizio di buona educazione e civilità istituzionale, che però appaiono da troppo tempo smarriti.


31 Maggio 2015
Postato da Redazione
Era compito della Commissione Antimafia fare l'elenco degli "sconsigliati" alla candidatura? Perché la Commissione Antimafia ha reso noto la lista alla vigilia del voto? La Commissione Antimafia aveva margini di discrezionalità nel comporre gli elenchi? Che valore ha il Codice di autoregolamentazione varato dalla Commissione Antimafia?
Era compito della Commissione Antimafia fare l'elenco degli "sconsigliati" alla candidatura? Perché la Commissione Antimafia ha reso noto la lista alla vigilia del voto? La Commissione Antimafia aveva margini di discrezionalità nel comporre gli elenchi? Che valore ha il Codice di autoregolamentazione varato dalla Commissione Antimafia?
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