8/10/2009
Commento al post "Una questione di diritto" lasciato da Pace

Per ora la Consulta ci ha difeso, ma chi ci difenderà dal marcio che Berlusconi ha creato e/o rappresenta? Quando si alzano i toni viene a galla tutto ciò che sembrava impossibile esistesse, invece esiste ed è già ben radicato. Un aspetto di questo marciume è la mentalità maschilista! Ho 44 anni e sono cresciuta senza preoccuparmi di questo, dando per scontato che il mondo fosse costretto a prenderci in considerazione come persone! Invece la mentalità per cui le donne vanno bene come appendici o come ornamento, per cui quando si parla di cose serie è meglio che si facciano da parte, è molto diffusa. E quando una donna è autorevole e si fa sentire, la reazione è violenta, intimidatoria. Di fronte alla battuta penosa di Berlusconi sei stata molto brava, ma gli altri? Nessun uomo presente si è vergognato? Tranne "Presidente la prego" (detto a mani untuosamente giunte) non c'è stata una parola... Ci sono gli uomini che si sentono autorizzati a trattare così le donne e quelli che pensano che comunque non sia così grave: ce ne sono altri? Non si vedono e non si sentono: l'unico è Gad Lerner, mi pare. Temo che a sinistra le cose non vadano tanto meglio: alla manifestazione per la libertà di stampa non è stata invitata a parlare una donna!!! Forse non esistono donne rappresentative riguardo questo aspetto? Le uniche donne sul palco sono state Teresa De Sio (cantante: ancora la funzione esornativa) e la rappresentante del corteo degli insegnanti precari, il cui intervento non era previsto, e comunque praticamente inevitabile, visto che gli insegnanti sono in grande maggioranza donne. Il fatto è che quando si tratta di spalare fango le donne sono in prima linea, mentre non vanno bene nei posti di "rappresentanza". Il paese è pieno di gente che lavora e tira avanti a fatica, senza riconoscimenti e molto spesso anche senza stipendio (lavoro all'università e lo so bene), e molte di queste persone sono appunto donne! Penso proprio che esista una questione femminile, in Italia. Dobbiamo porcelo seriamente questo problema, (che si intreccia spesso con le questioni della precarietà e dello sfruttamento, della sicurezza sul lavoro e per strada, dell'immigrazione, dell'educazione, della ricerca, delle speranze dei giovani): non è un caso che poi le ragazze si facciano le foto nei bagni.