15/4/2008
Commento al post "Sulla famiglia appropriazione indebita del Pdl" lasciato da ADORNO MARAZZINA


LA NOSTRA PRIMA SCONFITTA LA LORO ULTIMA VITTORIA

Premetto una considerazione positiva su questa campagna elettorale all’insegna dei leder. C’è da cogliere quanto di positivo è stato fatto in questi tempi televisivi nel lavoro svolto e che ha accompagnato il giro d'italia dei tanti ledere del PD. La scelta d’andare da soli ha voluto lanciare un messaggio di cambiamento al quale han fatto seguito scenografie, parole, piazze, dichiarazioni sui mezzi di comunicazione. Certo si potrà dire cosa d’altro si potrà migliorare ma del buono c’è stato se per buono vogliamo prendere anche quello che sé dovuto fare di corsa, in sei mesi ,dalle primarie alla campagna elettorale non voluta ma imposta . Da questo vincolo parto per trattenermi nel muovere critiche a quel che s’è dovuto fare.Adesso occorre non scordare che nel ripensare il da farsi c’è rimasto ancora molto proprio rispetto al partito, al suo ruolo, al suo dovere ripensare il distacco tra politica e impegno dentro e fuori le istituzioni. Il distacco tra politica e partiti coinvolge le istituzioni e si esprime nel sentimento di protesta, rabbia, distacco, rinuncia, richiesta di cambiamento che ben emerge dalle votazioni .Dal vincere della Lega fino alla perdita dell’Arcobaleno passando per gli inviti al prossimo Vaffanculo2 DAY. Occorrerà chiarezza e capacità per non farci strumentalizzare dal volto nuovo e buonista dell’elargitore di concessioni alla collaborazione. Per il resto, per quello che non passa dal televisore, occorre non adagiarci ne farci prendere dalla tentazione di rispondere come al solito al crescere di successi di una forza popolare come la Lega. Che almeno questa crescita leghista e del PdL ci aiuti a riscoprire il come rispondere alle necessità della gente; di chi si dice , ragioni anteponendo la pancia e come risposta al tirar la cinghia si riempie volentieri il cuore ascoltando o guardando la televisione. Un fenomeno popolare da comprendere e al quale rispondere con tutte le nostre ragioni ma anche con l’impegno a saper incontrare le persone non solo sulle piazze e nelle comunicazioni dal palco o dalla poltrona televisiva. Possibile che non si sappia incontrare la gente a partire dalla serietà degli impegni assunti nei consigli comunali ? Lo so che ai consigli la gente non viene ma questo ci deve portare a riconsiderare nuovamente il come noi possiamo incontrare le persone e i loro bisogni. Come e cosa può fare al riguardo un partito dopo una campagna elettorale? Interrogativo che fa parte del nuovo da inventare per incontrare le tante persone disorientate e bisognose di riconoscersi capaci di volere e fare il bene.La prossima scadenza saranno le elezioni comunali e questo sappiamo è condizione più vicina alle persone, ai loro interessi, al loro poter contare. Sapremo riprendere da li il modo per far partecipare alla scelta delle candidature, alla definizione dei programmi? Prima dall’ora c’è un’occasione popolare e più urgente: il saper far festa insieme come momento d’incontro, conoscenza ,apertura e rifiuto delle tante anche volutamente e gonfiate paure. Come si chiameranno le nostre feste sulle tante piazze e sotto i campanili d’Italia?Cosa vi potranno organizzare gli extracomunitari? Noi stiam pensando d’affidare ai giovani la gestione di proposte su contenuti da loro scelti e rielaborati con le tante tecniche multimediali. Del resto proprio pensando alle urgenza di una nuova stagione della politica fu Don Sturzo a proporre che questa potesse avvenire partendo dall’impegno civico, dal partito municipale.