29/3/2008
Commento al post "Sulla famiglia appropriazione indebita del Pdl" lasciato da luigia panarello

Ecco dove è la verità e dove è la sincerità...Impigliate nelle righe di un dialogo privato,in ambienti che consentono l'attenzione e l'ascolto per capirsi.Perchè c'è una sensibile differenza tra la politica "da camera", e quella che viene messa in scena "nei salotti"o "nei saloni"in questi coincitati giorni di campagna elettorale come in decenni di esercizio del potere.In luoghi di confronto come questo gli argomenti non sono redatti propacandisticamente o teoricamente,chi comunica esprime e corrisponde nell'esigenza che i cittadini hanno di risoluzione.E su questa esigenza si gioca la partita,non sul chi vince o chi perde,ma sul chi andrà ad affrontare i problemi,sul chi sarà o non in grado di governare.Il 30% di indecisi,infatti,non lo è effettivamente sui nomi,quanto sul dubbio che le proposte non valgano la fiducia che motiva chi intende recarsi all'urna.Ieri Veltroni ha opposto un vigoroso rifiuto alla tipologia di voto che solitamente recupera consenso nel bacino stagnante e putrido della connivenza.Rendiamogliene merito!Estendiamolo altrettanto energicamente a tutte le piccole e grandi alleanze sottese con la gentaglia che ha ridotto questo Paese allo stremo legale ed etico.Ancora Veltroni e tutti noi dichiariamo con forza che non abbiamo bisogno di un sostegno marcio,che vogliamo una democrazia rigorosa che restituisca dignità e diritto ai figli che devono assistere i genitori anziani,ai genitori che devono condurre i figli verso un'esistenza sana,che si occupi della pletora di disagi individuali e sociali che stanno sfinendo la Nazione.L'amministrazione della cosa pubblica non può essere a disposizione dell'intraprendenza truffaldina e della mentalità mafiosa,è un principio che deve valere dal Piemonte alla Sicilia.Le regole di generale riferimento non possono alternarsi o flettersi nell'applicazione a seconda del soggetto che deve loro ottemperanza,sono principi che non possono transigere per soggezione all'onorevole o al possidente ma devono valere in pectore come comandamenti religiosi.Lo Sato deve essere INTEGRO TUTORE del bene comune ,e non SOTTO TUTELA della gestione personalistica e settoriale.Nessuno in questa corsa elettorale ha avuto il coraggio di considerare la sfiducia dei cittadini chiamandola con nomi appropriati e reali:SOFFERENZA E PAURA.Si preferisce duellare,competere,ma si evita accuratamente di assumersi pubblicamente la colpa di quanto gli Italiani stanno subendo e sopportando.La modesta storia di ognuno,il dramma quotidiano e la tragedia estrama,si bada accuratamente ad evidenziare che sono Storia del Paese,tanto quanto il terrorismo,il boom,le guerre mondiali,pur se la cultura degli intellettuali la mimetizza in definizioni astruse e vuote del presente.Quanti signori Biagio incontro!Quante brave Cosette anche!Ma dov'è un motivo per andare a votare,se si tiene conto della politica ufficiale?L'unico che ho recepito decoroso e convincente,che non sarà solamente una mia opinione spesa perchè credo profondamente che i mutamenti autentici hanno quale artefice esclusivamente la volontà popolare,appunto è quel rifiuto.Che accomuna l'indignazione del signor Biagio e la saggezza di Cosetta.Rifiutiamo noi la rassegnazione e l'amarezza,mettiamoci in fila ai seggi e indichiamo la strada che reputiamo migliore per riprendere il cammino e andare oltre il pattume e gli imbrogli,l'arroganza e le prepotenze.Stare fermi ad attendere significa rinunciare ad arrivare.