28/3/2008
Commento al post "Sulla famiglia appropriazione indebita del Pdl" lasciato da cosetta sartori

Leggo, con partecipazione, al grido di dolore di un uomo di 65 anni, che arrivato alla pensione, sperava di poter vivere tranquillo ...ed invece si trova costretto ad occuparsi dell'anziana madre di 90 anni. Non specifica le condizioni di salute, perchè l'età avanzata non sempre si coniuga con la non autosufficienza. Non specifica se ci convive o meno, se ha anche la responsabilità di una sua propria famiglia che gli impedisca di occuparsi in modo sereno delle necessità della madre.
Le donne, da secoli, han sempre fatto questo: hanno accudito i figli, sostenuto il partner, contribuito economicamente al menage familiare lavorando dentro e fuori casa, arrivate al momento in cui potevano sollevarsi dalle fatiche quotidiane, con i figli accasati , i nipoti cresciuti e marito pensionato, ecco che, anzichè poter riservare per sè il nuovo tempo guadagnato, devono sopperire alle necessità dei vecchi genitori suoi e quelli del marito. Le donne hanno sempre fatto questo, e sino a qualche tempo fa, senza nessun aiuto da parte dello stato, nè in termini di assistenza sociale, nè di possibilità, nei casi più gravi, di poter ricoverare gli anziani in struttura adeguate. L'unica soluzione, per poter operare una assistenza costante, era la convivenza e la buona volontà degli altri membri della famiglia (se ce n' erano) a dare il cambio. L'insorgenza di nuclei familiari sempre più ridotti, sta di fatto esaurendo la capacità del paracadute solidale familiare per mancanza di "membri": il ruolo svolto dalle badanti, o cooperatrici assistenziali, di questi ultimi anni, hanno colmato, in parte, il deficit, ma non tutti hanno la possibilità economica per poterselo permettere. Le risorse dello Stato sono quello che sono, ma in casi particolarmente precari, tramite il comune e la regione, vengono erogati fondi per sostenere famiglie con i problemi che Lei denuncia. Già ora.