9/3/2008
Commento al post "Il genio delle donne cambierà l'Italia" lasciato da Luigia Panarello

E per fortuna che anche il periodo della campagna trascorre in fretta...Anzi,qui in Italia,le elezioni sono una delle poche cose che rispondono a certezza:c'hanno la data!Altrimenti che sfinimento...Ma pure con la scadenza che impelle,noi italiani riusciamo a diluire la componente sostanziale nel brodo primordiale della polemica retriva."E perchè questo e perchè quello",domande capziose e domande retoriche,invece che riflessioni attente per arrivare all'urna o disertare l'appuntamento,sereni di convinzione.Tanto poi...A volte viene il dubbio che l'essere liberi di decidere,a noi cittadini comuni,invece che farci sentire responsabili,ci faccia sentire spaventati,e perciò ci metta in uno stato mentale parossistico.GENTE NON SIAMO A SCUOLA!Dovremmo dimostrare la consapevolezza dello studente che sa di ottenere la laurea soltanto se da a tempo gli esami previsti.NON SI TRATTA DI MARINARE LA LEZIONE PER NON ESSERE INTERROGATI,NE' DI ALLAGARE L'ISTITUTO PER EVITARE I COMPITI.Se non si frequenta e non ci si prepara,si resta fermi e si deve rinunciare a sogni e progetti.Sicuramente conta,e tanto,la qualità dei docenti come il servizio che fornisce la facoltà,ma concludendo E' QUESTIONE DI QUALE SIA IL NOSTRO ONESTO INTENTO E DI QUANTO SIA LA NOSTRA REALE VOLONTA' DI PERSEGUIRE L'OBIETTIVO RISULTATO.L'Italia rischia di essere messa fuori corso,amici cari,c'è poco margine per invettive umorali e speculazioni politico-filosofiche.A noi TOCCA SCEGLIRE quale destino deve avere il suo percorso:se la si deve sostenere a continuare,con rigore e disciplina,o la si fa abbandonare dove si è bloccata.Comunque decideremo,non è faccenda eludibile a chiacchiere,QUESTA VOLTA ASSOLUTAMENTE DAVVERO CON LA TESTA E LA COSCIENZA DOBBIAMO DECIDERE.Si batte sui programmi simili come se fossero argomento di scherno,ma non c'è da scherzare a battute sulla materia che trattano:L'EMERGENZA PREVENTIVA DI UN DISASTRO MINACCIOSO.E ognuno se lo può scrivere adducendo metodi di intervento caratterizzati dal proprio pensiero,FATTO STA CHE, UNA VOLTA ELETTI, TUTTI AVRANNO IL COMPITO DI INTERVENIRE,E I SISTEMI E I SOGGETTI PER SALVARE E RECUPERARE UNA SITUAZIONE NON POSSONO CHE CONVERGERE NELL'AZIONE PRONTA E DETERMINATA DELL'INSIEME,scevra da sconti e da concessioni compensative.La differenza autentica,l'ovvietà è marchiana:SARA' IN CHI AVREMO REPUTATO PIU'CAPACE,PIU'GIUSTO,PER UN SIMILE INCARICO.Chi avrà gli strumenti MENTALI e PROFESSIONALI per TROVARE SOLUZIONI FUNZIONALI.Chi avrà la TEMPRA per rapportarsi con interlocutori scettici,stranieri e nuovi,ma implicati negli stessi problemi,CON COMPETENZA E AUTOREVOLEZZA DI REFERENTE.Non stiamo per deciderte sul menopeggio, ma sul più adatto per tentare.E sul disporre o no di un Parlamento atto,per etica e impegno,ad imprimere il movimento del tentativo al Paese,invece di lasciare che l'andazzo compia completamente lo sfascio.Vedete,casta o censo,CHIUNQUE GOVERNA, QUANDO IL PAESE INCORRE NEL PERICOLO,PER FORZA DEVE METTERE SE STESSO ALLA PROVA,DEVE PROVARE IL TIMORE E L'ANSIA DI COLORO CHE L'HANNO INDICATO PER RISOLVERLI, SENNO' FALLISCE .Ricordo Craxi.Non era di mio gradimento nè mi piacevano il suo programma e il suo sistema,però quando sono andata in Tunisia ho sostato davanti alla sua tomba,perchè ero certa che se solamente avesse previsto di morire altrove dal suo Paese,avrebbe considerato che amarlo,specialmente se si detiene potere,significa non trascurare neppure per un attimo un concetto: CHE CHI COMANDA NE E' CITTADINO, PROPRIO COME GLI ELETTORI, E NON SUO SIGNORE E PADRONE.