19/12/2007
Commento al post "Ulivo addio?" lasciato da Carlo Lavalle

Voglio dire a chiare lettere che i temi che bisogna mettere al centro dell'azione politica sono quelli di cui si occupa oggi Veltroni (http://www.corriere.it/politica/07_dicembre_19/veltroni_burocrazia_corruzione_7e1b83f6-ae23-11dc-8dc1-0003ba99c53b.shtml). Bisogna scompaginare la struttura politica attualmente esistente. La legge elettorale diventa una questione a latere se pensiamo al compito enorme e prioritario di trasformazione del corpo statuale. Vorrei chiedere a Franco Monaco quanto l'atto di costituzione del PD è stato importante ai fini di una semplificazione e razionalizzazione del quadro politico. Questo fatto è valso più di un effetto di una qualsiasi legge elettorale. Solo se in Italia emerge una sostanza riformista che si fa azione politica in modo chiaro, incisivo e coerente le possibilità di una ripresa democratica del nostro paese diverranno attuali. Cosa conta davvero per far risalire la china? Questo è il cardine di una riflessione della società e della politica su se stessa. Potranno le vecchie forme della politica auto-riformarsi? Secondo me, e con ciò rispondo a Leonardo Signorini Montelupo, di cui accetto il dono di amicizia cui posso contraccambiare con l'offerta di un ragionamento ispirato a dei semplici quanto puri criteri di onestà intellettuale, solo in parte. A mio avviso le forze nuove devono irrompere nelle vecchie forme e al tempo stesso crearne di inedite. Perché il problema sono le forze nuove, la loro capacità di delineare scenari e temi che riescano mutare il segno della vita italiana. Non credi? Non credete?