1/12/2007
Commento al post "Convocare al più presto il Coordinamento nazionale del PD" lasciato da Barbara Sardella

Una "ridotta democrazia interna" nella fase di transizione da DS - DL a PD poteva anche essere una "fisiologica patologia". Mi hanno insegnato a pensare da Democratica ma, visto che sono sempre stata in minoranza, non mi meraviglia che gli insegnamenti, la teoria generale del diritto, non corrispondano alla realtà.
Oggi però il problema è molto più serio: l'accordo Veltroni - Berlusconi (che per inciso passa come tale dal punto di vista mediatico ma mi sembra abbia invece molti punti di "disaccordo") di fatto espropria le istituzioni democratiche, il Parlamento e il Governo su tutte, dei loro ruoli fondamentali: fare le leggi ed applicarle. Le riforme le fanno le istituzioni democratiche, le assemblee costituenti se si tratta di grandi riforme, non due esponenti di partito che basano la loro rappresentatività su compiacenti sondaggi. Veltroni poi ha meno legittimazione democratica di Berlusconi, il quale almeno si è presentato al popolo italiano in una "competizione" elettorale ed ha perso.
Se tralasciamo i principi democratici su cui poggia una democrazia rinunciamo a dare vigore alle nostre istituzioni e aumentiamo la sfiducia del popolo nei confronti di queste ultime.
Stando così le cose, è sicuramente meglio il referendum, palesemente osteggiato sia da Veltroni che da Berlusconi.