23/11/2007
Commento al post "Se la politica fosse teatro…" lasciato da Luigia Panarello

C'era una volta il carro di Tespi.Era un palco ambulante, dove si mettevano in scena drammi e farse che avevano scarsa aderenza al testo originale,o addirittura si arrangiava su canovaccio l'estemporanea rappresentazione di Lear.C'era una volte il cantastorie vagabondo!Che slegava il drappo illustrato,mentre grattava giri di do sullo strumento stonato,e cominciavano a narrare le legendarie gesta dei paladini.Peccato che non si rammentino,quando accorriamo ad ascoltare chi ci vuole incantare con la sua arte,che ci vuol fare scaricare emozioni e tensioni lì in piazza...così poi torniamo a casa soddisfatti,con la suggestiva sensazione di essere stati capiti e di aver capito tutto,e disposti ad attendere ancora che il signore e i paladini risolvano ogni problema. Fino alla prossima adunata!Eppure questi spettacoli sono parte costitutiva della cultura italiana,certamente quanto "la Divina Commedia",che altrettanto ci ha reso edotti sull'italico andazzo,tra il lirico e il grottesco,ma sempre troppo poco epico.Cara Rosy,intanto pensiamo al corteo contro la violenza sulle donne,che è molto ma molto meglio.Lo cammineremo "insieme" , ricordando episodi e fatti che non vorremmo conoscere,meditando sull'aggressività dei toni e l'arroganza dei pretesti sintomo di un disagio comune sconcertante,pensando a tutti i ruoli che copriamo per forza,per dovere,per emergenza,nella consapevolezza che non sarà abbastanza.Lo cammineremo perchè,in realtà,vogliamo raggiungere delle soluzioni.Un pizzico di vecchio e desueto femminismo:non scordiamoci anche che,un tempo,erano solamente gli uomini a recitare e cantare. Le donne,a quel tempo,per affermare delle pure e semplici verità,calcavano tavole piuttosto diverse:quelle dei patiboli.Mo' si tira per le spicce,si agisce di aguato e nascostamente.E gli uomini in pubblico e pubblici palesano indignazione.Ma le donne è sempre a quelle verità che riferiscono opinione e azione.Lungo cammino,il nostro,però almeno in questo caso l'orientamento ce lo regoleremo sul quotidiano,e non attendendo responsi dagli aruspici.Luigia Panarello