25/10/2007
Commento al post "Con Walter e con Romano" lasciato da Padula Giuseppe

Le riforme, intese come regole condivise a difesa di diritti democratici di libertà e di rispetto, di uguaglianza, di giustizia, di ogni soggetto della Società Civile Italiana, sono un obbligo per il governo Prodi e la coalizione di Centro Sinistra perchè il governo di Centro Destra e la sua coalizione non hanno saputo garantirle, anzi, le hanno spostate come ostacoli che ostruissero il cammino di vari interessi: personali, di cordata, speculativi, giudiziari, di pensiero ed anche "nostalgici".
Solo Prodi, perchè designato dalle primarie, può garantire che le riforme avranno quelle garanzie di condivisione, moralità e giustizia che gli italiani tutti si meritano.
I colpi di coda, nella palude, del "Caimano", mi fanno capire che la strada è quella giusta, anzi, che Romano è la persona giusta, lo pensavo anche nel precedente governo del '96 e quando è stato fatto cadere ho creduto che i Popolari avessero dovuto puntare i piedi o elezioni, invece la storia ci ha consegnato altri fatti che valutandoli dopo si scorge il filo sottile che li lega.
La rottura con Rifondazione, il fallimento della bicamerale, il titolo 5°, la non intesa elettorale con Rifondazione, la vittoria del "Caimano" con il 46% dei voti, la prima legge varata dal "Caimano" (fatta di corsa perchè entro giugno scadeva il termine per cambiare lire in euro), rientro dei capitali dall'estero in anonimato al 2,5% di tasso (si lamentano perchè la sinistra radicale vuole alzare le tasse ai ricchi ed abbassare quelle in busta paga), i vari giochi di prestigio finanziari che l'entrata in Europa li ha svelati, i "furbetti" che reciclavano i capitali rientrati dall'estero (sennò ci dicano dove li hanno stampati) per ultime, ma non per importanza, le scalate, tra "furbetti" e "monelli" de noautri che con qualche strizzatina d'occhi hanno dato una mano a srotolare la matassa.
Credo che il 14/10 sia il punto dove finisce la matassa e parte un grande ideale, destinato a sostituire le ideologie, deviate nel loro corso dagli uomini che le hanno interpretate.
Oggi, i tempi ed anche la Società Civile Italiana, sono maturi per cavalcare l'opportunità che il Partito Democratico sta donando alla democrazia, non solo Italiana ma anche Europea, creando a Strasburgo un nuova Casa di riferimento.
Sabato comincerà il cammino, sicuramente impegnativo, non mi riferisco solo alle difficoltà che probabilmente nasceranno, mi riferisco ai tentativi di delegittimazione che verranno da chi ha paura dell'ossigeno che daremo alla democrazia, rendendola più forte nelle sue fondamenta, più fertile nelle sue idee, più alta nella sua giustizia, sociale e giudiziaria.