8/1/2014
Commento al post "Vuole smantellare la scuola pubblica" lasciato da Daniele

I sindacati lamentano il fatto che la ministro dell'istruzione non si prodiga a far rispettare le leggi dello stato e far assumere il personale di sostegno. Novità di ieri è stata quella di voler togliere al personale docente (circa 100.000 unità) 150 euro/mese cadauno, di "scatto di anzianità. Letta, spinto da Renzi, fa marcia indietro, ma non basta. Il ministro Carrozza è allo sbando: non vuol saperne di depotenziare il sistema INVALSI che costa miliardi di euro e che produce sempre gli stessi risultati (dice che siamo scarsi rispetto a molti altri stati europei) per riversare il risparmio nella stabilizzazione dei precari, lanciando alla stampa una stridente idea: "Facciamo un sondaggio e chiediamo al Paese che scuola vuole". Caro ministro, se non ha idee faccia un passo indietro: renda palese che che non Lei non ha idee e nemmeno voglia di assumersi responsabilità che almeno Moratti ed, hainoi Gelmini, hanno avuto il coraggio di assumersi. Si sappia che il Ministero della Pubblica Istruzione sottostà a quello delle Finanze! Che sia chiaro questo, almeno i sindacati, i comitati genitori e la società, saprà a chi rivolgersi direttamente. DI SEGUITO UN APPELLO CHE GIRAVA SU FACEBOOK IN QUESTI GIORNI. Alla fine quei 150 euro al mese non ce li tolgono... io la petizione l'ho firmata e ho chiesto ad altri di farlo. Ecco un estratto della mail che mi è stata inviata dalla collega che ha lanciato la petizione on-line... vi invito a leggere, perchè è molto interessante. -------------------------------------- Cari colleghi e colleghe, Il provvedimento di decurtazione degli scatti è stato ritirato. Siamo 10.500 i firmatari di questa petizione nel momento in cui vi scrivo. E diciamoci 10.500 grazie. A noi docenti. In modo dignitoso ma determinato abbiamo detto no a un atto brutale che comunque avrebbe stabilito un precedente ignobile per l'Italia intera. Mettiamocelo in testa: la scuola la difendiamo noi. In modo compatto, dignitoso ma determinato e coi numeri di tutti. Vi aggiorno su quello che è accaduto in questi ultimi giorni. Ho letto, come alcuni di voi, della nota del MEF sabato sera. L’ho segnalata a Davide Faraone, responsabile scuola del PD, esattamente sabato sera, 5 gennaio. Mi ha risposto che si sarebbe attivato subito per capire cosa stava accadendo. Anni di proteste nel movimento per la scuola però ormai mi han fatto comprendere che solo quando c'è una fortissima pressione sociale e un "polverone mediatico" le richieste vanno in porto. È orrida come cosa, lo so, il buon senso e la giustizia dovrebbero bastare da soli, ma così e noi non potevamo rischiare di fare ennesimi buchi nell'acqua. Come fare però per raggiungere tutti i docenti alla vigilia della Befana e compattarci in una sola voce ma con un boato sostanzioso? Ecco la petizione, può piacere o non piacere come mezzo, ma questo avevamo e questo abbiam fatto. Visto che nessun mezzo di stampa o media ne parlava. Li abbiamo inondati di mail. E abbiamo rotto il muro del silenzio. Io credo che siamo stati bravissimi. La stampa se n'è accorta, e media si sono scossi e siamo stati noi a farlo. A quel punto, con tutti allertati, ci hanno ascoltato. È di poco fa il tweet di Enrico Letta che su questa vicenda il Governo FA DIETROFONT. Grazie a noi. La nostra domanda amara è: questa nota è un esecuzione di una decisione presa a settembre. Possibile che nessuno l’abbia segnalata alla stampa? O anche a noi docenti? So che nella Commissione Cultura della Camera in tanti l’avevano criticata e tentavano di far marcia indietro al ministro Saccomanno e che solo con la nostra pressione adesso sono riusciti a far fare marcia al Governo.