13/10/2007
Commento al post "Il partito che vogliamo" lasciato da Rosanna Oliva

In molte sogniamo il Partito (i Partiti), nel quale non ci sarà bisogno di una funzione di “responsabile delle donne” e nel quale la rete, pur sempre necessaria tra le donne, sia garantita anche e prioritariamente dagli strumenti .offerti da INTERNET
Un partito nel quale donne e uomini siano ugualmente presenti, non solo nelle assemblee, ma anche agli apici. Intanto sarebbe necessario garantire le Assemblee paritarie.
Il cinquanta e cinquanta è un risultato che va confermato e difeso, da subito, anche da eventuali capolisture solo formali. Per impedire una tale nefasta pratica nell’attuale elezione, (anche se ciò fosse stato immaginato in un solo caso), credo si debba proporre che , nell’ipotesi di rinuncia del o della capolista eletto/a disponga che subentri il primo appartenente allo stesso genere, seguito, nel caso di più eletti nella stessa lista, dal secondo eletto dell’altro genere e così via.
Sul dopo 14 ottobre, si tratta di realizzare una “buona pratica”,: quella del cinquanta e cinquanta, che varrà da esempio. Si tratta di confermare e estendere questa scelta coraggiosa e innovativa che sta avendo positive ripercussione sulle altre forze politiche (vedi, ad esempio www.forumdelledonne socialiste.it).
Il risultato, “la minirivoluzione”, senza minacce e senza insulti, prima e più costruttivamente di quanto possa la ventata di antipolitica, potrebbe portare le forze politiche dei due schieramenti verso un ricambio di generi e anche generazionale.
Il superamento delle quote, il concetto di parità tra gli appartenenti ai due generi, si sta diffondendo nel nostro Paese grazie ad un’operazione culturale dovuta ad una serie irripetibile di fortunate circostanze, anche in altri Paesi. Tra queste, determinante, l’averla messa in pratica per la prima volta in Italia in occasione del voto per il PD del 14 ottobre.

Andrà inoltre affrontata, prima ancora dell'insediamento dell'Assemblea e del Segretario, la questione dell’impegno, da non lasciare solo a livello di promesse elettorali, per la presenza paritaria anche ai vertici del futuro Partito. Vertici destinati, altrimenti, a rimanere desolatamente maschili, come dimostrano le candidature pressoché di soli uomini alle segreterie regionali Si tratta di rimanere, appunto, all'interno del tema “Forma e sostanza del nuovo PD" che meritoriamente hanno scelto di trattaren Bindi, Parisi e, sul sito www.ledemocratiche.it Paola Gaiotti e Laura Pennacchi, in giorni da molti dedicati ad approfondimenti su temi diversi, come “cosa vogliamo dal prossimo Governo” o da quello attuale, ecc., che solo marginalmente hanno a che fare con questa interessante fase nascente del PD.