17/4/2013
Commento al post "Mettiamo fine alla politica degli insulti" lasciato da Giulio Rizzoli

Gent.le Sig.ra. sono il ciclista che ha incontrato un paio di voltesulla ciclabile Vodo-Cortina. Sono in favore di un governo del cambiamento! Nel 1790 Goethe scrisse questa poesia Noch ist Italien, wie ichs verließ, noch stäuben die Wege, Noch ist der Fremde geprellt, stell er sich, wie er auch will. Deutsche Rechtlichkeit suchst du in allen Winkeln vergebens, Leben und Weben ist hier, aber nicht Ordnung und Zucht; Jeder sorgt nur für sich, ist eitel, misstrauet dem andern, Und die meister des Staats sorgen nur wieder für sich. Schön ist das Land! doch ach! Faustinen find ich nicht wieder. Das ist Italien nicht mehr, das ich mit Schmerzen verließ. L'Italia è ancora come la lasciai, ancora polvere sulle strade, ancora truffe al forestiero, si presenti come vuole. Onestà tedesca ovunque cercherai invano, c'è vita e animazione qui, ma non ordine e disciplina; ognuno pensa per sé, è vano, dell'altro diffida, e i capi dello stato, pure loro, pensano solo per sé. Bello è il paese! Ma Faustina, ahimè, più non ritrovo. Non è più questa l'Italia che lasciai con dolore. I lavoratori e pensionati tedeschi sono insofferenti perchè sanno che i nostri conti privati sono migliori dei loro perchè molti li hanno arricchiti a spese della finanza pubblica. Nei loro libri di storia della scuola media viene ricordato che subito dopo la riunificazione del 1871 vi fu una polemica tra l'opinione pubblica della lega del nord (Nordbund) a prevalenza protestante e mentalità rigorosa contro i Länder del sud a prevalenza cattolica, ritenuti, a torto o ragione, corrotti e finanziariamente inattendibili. Il cancelliere Bismarck prese allora la decisione di togliere la capacità di spesa a Ludwig II di Baviera, colpevole della rovina della finanza bavarese. Alcuni giorni dopo il corpo di Ludwig fu trovato annegato in un lago. Per l'opinione pubblica dell’odierna Europa del nord, il Ludwig del 21° secolo, grazie ai comportamenti personali e alla sua responsabilità nel collasso della finanza statale, ha nome "Berlusconi". Come faremmo noi al loro posto e come fecero i loro antenati della Nordbund, i lavoratori e i pensionati dei virtuosi paesi del nord chiedono prudenza ai loro leader e sono riottosi a far credito ed investire nella ripresa economica italiana in assenza di tanta credibilità e correttezza ! Con queste elezioni ci siamo giocati la Deutsche Rechtlichkeit. Il cavaliere dovrebbe essere duramente richiamato alla responsabilità di chi, in modo lecito, ha però condotto una furba campagna elettorale per recuperare il voto dei condonatori tombali, dei difensori di rendite di posizione, dei saccheggiatori del pubblico denaro, dei camorristi, dei colpiti dall’IMU che è comunque l’unica tassa che gli evasori totali sono stati costretti a pagare nella loro vita. Può, dopo una tale campagna, dettare il nome del presidente della repubblica? Con questo elettorato alle spalle è prevedibile che a pagare il risanamento della finanza italiana saranno i soliti noti, se nel governo vi saranno Berlusconi o i suoi uomini. Ha ragione Bersani a cercare un governo di cambiamento e Prodi, Rodotà, Zagrebelsky o Cassese o Piero Angela, degne e colte persone, potrebbero essere la chiave per ottenerlo. Devo segnalare che per quanto ascolto, politici come Marini Amato Dalema e anche la Finocchiaro sarebbero scelte penalizzanti in caso di rielezioni. Tra le donne la Bonino sarebbe viceversa accettata. Arrivederla, Giulio Rizzoli