«Anche se non è definitiva, questa sentenza rivela la gravità dei comportamenti di un importante impreditore italiano, ma ciò che inquieta è che questo imprenditore, condannato oggi per frode fiscale, è stato a lungo presidente del Consiglio». Lo dice Rosy Bindi, presidente dell’Assemblea nazionale del Partito Democratico, commentando la condanna a quattro anni comminata a Silvio Berlusconi per frode fiscale.

«Ora – aggiunge – è più evidente quanto abbia pesato sulla politica e la vita del Paese il suo ingombrante conflitto d'interessi. E alla luce di questa sentenza la rinuncia di Berlusconi a ricandidarsi appare di un tempismo perfetto».