La proposta di una riforma in senso semi-presidenziale della Costituzione è un «diversivo» del centrodestra per non fare la riforma elettorale. Lo afferma Rosy Bindi, vicepresidente della Camera, rispondendo a una domanda dei giornalisti a margine di un convegno sulla riforma della Costituzione organizzato da Politica e Società.

«Il tempo che abbiamo davanti, che non è molto – dice la Bindi – deve essere utilizzato tutto per cambiare la legge elettorale ed eventualmente per la diminuzione del numero dei parlamentari. Ma riteniamo che non ci sia il tempo e non ci siano le condizioni per fare modifiche parziali, che comunque non avrebbero una loro coerenza. Non c'è il tempo, e per quanto mi riguarda neanche la voglia, per fare la riforma in senso presidenzialista. Un governo parlamentare forte è sicuramente più adeguato a rispondere alle esigenze di rappresentatività e di decisione di cui ha bisogno la democrazia in Italia e in Europa. E a otto mesi dalla fine di una legislatura così tormentata, non si cambia la Costituzione in maniera così profonda». Però, conclude l'esponente Pd, «il centrodestra continua a mettere dei diversivi perché non vuole cambiare la legge elettorale».