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18/2/2012

«Mettiamo al centro il lavoro e la dignità di donne, Sud e giovani»


Foto di Andrea Vismara


Partecipando all'iniziativa delle Donne democratiche sul Mezzogiorno, "Dal Sud con le Donne, Ricostruiamo l'Italia", ieri pomeriggio Rosy Bindi, presidente dell'Assemblea nazionale del Partito Democratico, ha sottolineato l'importanza di «riflettere insieme sulla situazione meridionale delle donne. Ho apprezzato molto l'organizzazione dell'iniziativa, che deve servire come preparazione a un futuro che vogliamo migliore. Il nostro partito ha qui manifestato la sua capacità di essere presente e attivo nei territori, anche al Sud. È la prima volta che ci incontriamo senza il governo Berlusconi in campo e possiamo dire con orgoglio che non c'è più anche perché noi, come donne del del Pd, ci siamo fortemente impegnate. Non è caduto solo per i suoi processi e per la perdita di credibilità in Italia e all'estero, ma soprattutto grazie alle donne, rivelatesi fattore determinante».

«Il futuro non è scontato - ha aggiunto - ma se noi ci candidiamo a essere protagoniste, lo facciamo perché più di tutte abbiamo sofferto in questi 17 anni. Noi sosteniamo il governo e Monti, che governa anche perché il Pd gli ha dato la fiducia e sostiene la sua opera. Monti ha sostituito Berlusconi, non la politica - ha ribadito Bindi - questo è un momento delicato e le cose straordinarie che le donne e il nostro partito stanno affrontando emergeranno in questi anni».

Bindi ha ricordato che «quando stavamo al governo, abbiamo seriamente cercato di attuare liberalizzazioni, abbiamo fatto di tutto per combattere il malaffare e per tutelare le garanzie costituzionali, siamo stati con Cofferati per difendere l'art 18, proprio come oggi siamo con la Camusso. Per questo - ha aggiunto - non accetto che ci sia in Italia un processo che dice che in questi anni non è successo niente di positivo. Non si possono mettere tutti sullo stesso piano. Ieri ad esempio il Pd ha presentato un disegno di legge per regolamentare la vita dei partiti, perché non si possono più tollerare fatti incresciosi come quelli emersi in queste settimane, il Pd vuole trasparenza».

La presidente, in riferimento al ruolo delle donne nel mondo del lavoro, ha sottolineato che «è un momento difficile e delicato e noi donne che siamo state un po' fuori dobbiamo ridare dignità alla politica ed essere la riserva culturale mancante. L'antipolitica si combatte con la buona politica. E mentre pensiamo alla democrazia di genere, non ci distraiamo dalla battaglia generale, al ministro Fornero lo diciamo da qui, da questa bella iniziativa, che abbiamo messo al centro il lavoro delle donne, delle donne del Sud e dei giovani e la loro dignità e non siamo disposte a scambiarlo con un arretramento delle regole per tutti i cittadini, deve esserci un quadro di rafforzamento del lavoro di tutti i cittadini. Il ministro credo che abbia assunto impegni molto importanti in merito che ci auguriamo possa onorare, a partire dall'attenzione alle donne della Fiom che hanno chiesto un incontro».

Bindi ha quindi rinnovato il sostegno al governo Monti, grazie al quale «il nostro Paese ha trovato una nuova dignità internazionale, anche se al momento stiamo facendo cose che sono il rimedio del sistema precendente, ma noi ci candidiamo a cambiare questo sistema. Nel frattempo dobbiamo adoperarci per una nuova legge elettorale». Riferendosi poi al ruolo che dovrebbero avere in questo momento i partiti politici, la presidente del Pd ha concluso sottolineando che «sentiamo molto, in questo momento, la necessità di rilanciare la struttura associativa vera nella quale gli associati siano i veri protagonisti della vita dei partiti e la finalità sia il servizio alla comunità, così come dice la Costituzione, e noi donne siamo disposte a mettere a le nostre forze in campo, con il coraggio richiesto».

 

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31 Maggio 2015
Postato da Redazione

Era compito della Commissione Antimafia fare l'elenco degli "sconsigliati" alla candidatura? Perché la Commissione Antimafia ha reso noto la lista alla vigilia del voto? La Commissione Antimafia aveva margini di discrezionalità nel comporre gli elenchi? Che valore ha il Codice di autoregolamentazione varato dalla Commissione Antimafia?
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